È possibile riparare un hard disk esterno da soli prima di chiamare un tecnico specializzato o portarlo in assistenza?
Vedremo in questo articolo quando sarà possibile risolvere questi problemi con il caro e vecchio fai da te, per riuscire a risparmiare qualche soldino.
L’hard disk esterno è lento
Forse il problema più comune ma anche quello risolvibile più in fretta.
Spesso in questo caso sarà un semplice problema di troppo poco spazio presente sul disco rigido esterno.
Controllare quindi facendo clic con il pulsante destro sull’unità da analizzare. Si aprirà un menù a tendina. Cliccare su “proprietà“.
Nella finestra che si aprirà sarà presente un piccolo diagramma a torta. Se lo spazio disponibile è inferiore al 10% allora forse sarà il caso di traferire qualche dato in un altro dispositivo oppure disinstallare programmi che non vengono più utilizzati.
Presenza di virus a malware
Altro problema che si potrà risolvere tranquillamente da soli anche con l’ausilio di programmi gratuiti anche se molto validi.
Spesso, senza nemmeno rendersene conto, installando un qualsiasi programma, si andranno ad inserire nell’hard disk esterno altri programmi che andranno inevitabilmente a succhiare risorse.
I virus invece si sa, sono una piaga da quando praticamente è nato il PC da casa.
Per risolvere il primo problema scaricare ed installare il programma gratuito “Spybot serch and destroy“. Quest’App sarà in grado di alleggerire moltissimo tutti i programmi che rallentano il personal computer.
Per quanto riguarda i virus invece, in questo caso sarebbe meglio affidarsi ad antivirus specifici per proteggere PC e dati presenti sull’hard disk esterno. Un buon prodotto è sicuramente NOD32.
Controllare eventuali errori sull’hard disk esterno
Su windows 10 e 8.x il controllo del disco viene effettuato in maniera automatica direttamente dal SO.
Se si vuol effettuare un controllo automatico semplicemente avviando esplora file, premendo sulla cartella gialla presente sulla barra delle applicazioni.
Aprire il menu “questo PC” premendo sul nome dell’unità che si vuole controllare (ad esempio disco locale D:). Selezionare “proprietà“. Quindi fare click su “strumento” posto nella finestra che s’è aperta e infine “analizza unità“.
Ora il PC farà tutto da solo riparando eventuale irrori trovati.
Utilizzare il prompt dei comandi
Un altra soluzione un po’ più tecnica sarà quella di avviare il prompt dei comandi.
Nella barra di ricerca Windows digitare “cmd” e far clic sull’incona che apparirà. Selezionare la voce “esegui come amministratore” e confermare sul bottone “si“.
Una volta avviato il prompt digitare nella finestra: CHKDSK C: /F /R oppure CHKDSK C: /spotfix (se di sta analizzando l’unità C: naturalmente), e premere invio. Il pc chiederà conferma quindi digitare S e invio.
Esistono varie variabili per personalizzare il controllo, ecco quali:
- /F : per riparare tutti gli errori presenti sul disco.
- /R: per localizzare i cluster del disco danneggiati e tentare di recuperare le informazioni presenti in essi. Per utilizzarla bisogna utilizzare la variabile /F.
- /V: per visualizzare il nome e il percorso completo di tutti i file sul disco ma solo per i dischi formattati con il file system FAT o FAT32.
- /X: per forzare lo smontamento dei volumi. Anche in questo caso usare la variabile /F.
- /scan: disponibile solo su Windows 8 e versioni successive, per correggere gli errori risolvibili senza riavviare il sistema.
- /spotfix: per correggere gli errori del disco al successivo riavvio del sistema anche questo solamente su Windows 8 e versioni successive.
In generale queste sono le operazioni che si possono compiere prima di portare l’hard disk esterno da un tecnico per un eventuale recupero dati. Se dei settori del disco sono danneggiati c’è ben poco da fare per aggiustarlo se non salvare tutto il salvabile e comprare un nuovo prodotto.