Come funziona un hard disk esterno fisso su Windows e su Macintosh. Soluzioni e suggerimenti importanti per utilizzare al meglio un dispositivo di archiviazione esterno da collegare al computer desktop o al notebook.
Collegare un hard disk esterno fisso a Windows
Nel corso del tempo i modelli di hard disk esterno fisso si sono evoluti notevolmente a tutto vantaggio degli utenti. Il modo più semplice per allungare la vita di un computer che sta esaurendo lo spazio è installare un hard disk esterno fisso per archiviare file e programmi. I dischi rigidi esterni sono dispositivi portatili che memorizzano dati e file e per liberare spazio nel sistema.
Vediamo come collegare un hard disk esterno fisso per la prima volta. Intanto è sempre bene leggere il manuale di istruzioni che, sebbene talvolta sia piuttosto ridotto, contiene comunque delle informazioni utili. Oggi quasi tutti i dischi rigidi esterni sono plug and play, ovvero è sufficiente collegarli alla presa del computer tramite il cavo e accenderli che funzionano.
Una volta collegato l’hard disk esterno fisso al computer il sistema lo riconosce immediatamente.
Per installarlo basta cliccare sul pulsante start, computer e qui si troverà l’icona che identifica il disco appena collegato. Se non si dovesse riuscire a trovare bisogna operare nel modo che segue. Cliccare su start, pannello di controllo, sistema, sicurezza, strumenti di amministrazione, gestione computer. Cliccare su gestione disco in archiviazione per vedere di trovare il nuovo hard disk esterno fisso.
Talvolta è necessario formattare un disco rigido esterno prima di poterlo usare e nelle situazioni peggiori non viene rilevato nemmeno con questo sistema. In tal caso bisogna far riferimento alle istruzioni che magari contengono suggerimenti importanti per far sì che il dispositivo sia riconosciuto dal proprio computer.
Collegare un disco rigido esterno al Mac
Per collegare un hard disk esterno fisso su un computer Macintosh la situazione è simile. Dovrebbe essere già pronto per l’uso senza ulteriori manovre, tuttavia vi sono alcune precauzioni da prendere prima di montare l’unità. Intanto il disco deve essere preformattato con file system FAT32, in questo modo può funzionare su entrambe le piattaforme Windows e Macintosh.
Lo svantaggio di questo file system è che non può funzionare con le routine di archiviazione di Apple perché non consente la crittografia. Come fare? Collegare il disco rigido al sistema e cliccare sull’opzione utilità disco in alto a destra dello schermo. Sulla parte sinistra dell’interfaccia sarà possibile vedere il nuovo hard disk esterno fisso appena collegato. Cliccare sulla scheda cancella e aspettare che sia visualizzato l’elenco a discesa del formato del disco rigido.
Scegliere il formato selezionando Mac OS Extended. Cliccare su cancella e formattare la nuova unità. A questo punto l’hard disk esterno fisso appena collegato è pronto ed è utilizzabile con il sistema Macintosh.
I dischi rigidi esterni sono facili da usare ma vanno saputi mantenere. Generalmente non andrebbero messi in posizione orizzontale e bisogna prestare particolare attenzione al cavo di collegamento. Non va attorcigliato mai, anzi, andrebbe posizionato in un punto nel quale sia praticamente impossibile toccarlo, spostarlo, piegarlo o calpestarlo.
Gli HDD esterni servono soprattutto per il backup dei dati ed è sufficiente farlo trascinando i file per copiarli sull’unità. Qualcuno preferisce usare un software apposito, ma il risultato non cambia. È consigliabile predisporre un backup automatico per salvare la configurazione del proprio sistema operativo e poterlo ripristinare in caso di problemi.
Opzioni di sicurezza
Tanto per cominciare sarebbe bene crittografare le informazioni sui file del disco rigido esterno. Sapere come usarlo e come operare per una corretta manutenzione e installazione contribuirà alla durata del dispositivo. Ci sono manuali e tutorial su Internet che insegnano come fare a mantenere più a lungo possibile proprio hard disk esterno fisso e come usarlo in maniera efficace.
Se ad esempio si sono persi dei dati esiste la possibilità di recuperarli mediante software gratuiti o a poco prezzo.
Se sono stati inavvertitamente cancellati documenti, foto o altri dati importanti non bisogna disperarsi ma fare affidamento su questi programmi che recuperano file e musica, e-mail cancellate o perse da qualsiasi dispositivo di archiviazione. Supportano persino il recupero dei dati dal cestino o a seguito di una involontaria formattazione, perdita di partizioni, virus o crash del sistema.
Vi sono in rete dei tutorial che insegnano come recuperare i dati persi da un drive esterno per cui non è il caso di preoccuparsi, ma bisogna comunque sempre fare moltissima attenzione. Cancellare o sovrascrivere tante volte i dati su un disco rigido non è una buona cosa perché crea comunque una sorta di disordine nei cluster.
Qualcuno sostiene che i dischi rigidi andrebbero periodicamente formattati o comunque controllati. Tanto è vero che esiste un software integrato nei sistemi operativi per valutare l’integrità del disco rigido e riparare eventuali errori. È bene farlo andare ogni tanto per controllare il proprio hard disk esterno fisso, in maniera da scongiurare potenziali danni che potrebbero capitare in seguito ad un uso scorretto.