Per capire l’utilità degli hard disk con doppia entrata USB bisogna scoprire come mai tanti produttori equipaggio i loro prodotti in questo modo. Vedremo che cosa significa doppia entrata USB e comprenderemo appieno l’utilità del doppio cavo USB o a Y.
Utilità degli hard disk con doppia entrata USB
Per comprendere l’utilità degli hard disk con doppia entrata USB bisogna specificare che cosa succede quando si collega un dispositivo USB con un cavo ad Y. Un cavo USB contiene quattro fili, due per lo scambio di dati e due per la corrente di alimentazione. Lo standard USB è stato progettato per periferiche che si possono alimentare con la corrente fornita dal computer.
Quando il dispositivo USB autoalimentato ha bisogno di una grande quantità di energia le cose si complicano e occorrono hard disk e con doppia entrata USB. Le esigenze del dispositivo superano le capacità di una singola porta USB e ne occorrono due. Gli hard disk con doppia entrata USB sono i dispositivi più affamati di energia e bisogna considerare che in generale un computer di porte USB ne ha diverse, sia sul retro che davanti.
Non tutte però sono uguali nella capacità di alimentare le periferiche, ad esempio quelle sul retro sono in grado di erogare un massimo di 5 volt, 500 mAh o 2,5 watt di potenza.
Bisogna collegarci accessori che si accontentino di questa quantità di energia, altrimenti non funzioneranno o andranno male. Utilizzare hard disk con doppia entrata USB raddoppia la fonte di energia e, soprattutto se i dispositivi sono di grosse dimensioni, è necessario questo tipo di alimentazione. Per capire quanto consumano i dispositivi collegati tramite USB bisogna valutare il consumo di una tastiera che è minimo, nell’ordine di 2 W, tuttavia un disco rigido esterno da 2,5 pollici consuma almeno 5 W.
Dischi esterni molto potenti
Un hard disk con doppia entrata USB ha dunque la caratteristica di essere molto potente, capiente e avido di energia. L’utilità del cavo a Y è in questo caso indispensabile, perché una singola porta USB non basta ad alimentare il device. Bisogna aggiungere il secondo slot USB per soddisfare le esigenze di corrente del disco rigido esterno.
Talvolta alcuni hard disk sono in grado di funzionare anche con una singola porta, sebbene lavorino in maniera sotto potenziata e non offrano le stesse prestazioni che avrebbero se andassero con tutta l’alimentazione di cui hanno bisogno. Non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che funzionino lo stesso con una sola porta USB. Funzionano, sì, ma a potenza ridotta e con prestazioni ridotte.
Per riuscire a capire se si tratta di un hard disk che ha bisogno di due porte sul computer basta leggere le specifiche del produttore.
Sicuramente c’è scritto il dispendio di energia e quindi la quantità di corrente necessaria per andare a pieno regime. Non bisognerebbe mai usare hard disk con doppia entrata USB con una sola porta perché si potrebbero sforzare oltre che non funzionare adeguatamente. Oggi la memorizzazione dei dati non è più solamente appannaggio del computer ma è molto comune usare dischi rigidi esterni per salvare tante informazioni in maniera indipendente. Sia per motivi di sicurezza che per motivi di mobilità oggi il disco rigido esterno è diventato essenziale.
Tanti tipi di hard disk esterni
Esistono molti modelli di dischi rigidi portatili, tra cui gli hard disk con doppia entrata USB che sono assai comuni. I dischi rigidi si misurano in pollici e i formati più comuni sono 2,5 pollici e 3,5 pollici. I primi sono più piccoli e maneggevoli, solitamente autoalimentati. I dischi rigidi esterni da 3,5 pollici sono più grandi ed hanno quasi sempre bisogno di un’alimentazione esterna con una presa di corrente.
I dischi rigidi da 2,5 pollici sono usati soprattutto con i computer portatili. Sono leggeri, pesano circa 200 grammi ed esistono in versione meccanica o SSD. Questi ultimi sono gli hard disk del futuro, velocissimi, indistruttibili, ma ancora molto costosi. Esiste anche un formato più piccolo da 1,8 pollici, usato sui lettori portatili, i laptop ultra portatili ed altri dispositivi che hanno bisogno di hard disk di dimensioni ridotte.
L’interfaccia USB è sulla breccia da tanti anni ed è sempre stata l’interfaccia standard che ha permesso di collegare dischi rigidi esterni a quasi tutti i computer.
Quando si compra un hard disk con doppia entrata USB bisogna sicuramente accertarsi che il proprio computer o notebook abbia due ingressi USB disponibili per collegare il dispositivo. Bisogna verificare che il disco rigido abbia questo tipo di collegamento, perché non è il solo esistente, sebbene sia il più comune.
Esistono molte interfacce per i dischi rigidi esterni, tanto che oggi USB si può considerare abbastanza superata a meno che non sia nella versione di tipo C. USB tipo C è la nuova interfaccia che si trova sugli smartphone di ultima generazione e sui computer ultra portatili. Oltre ad USB sono comuni FireWire e Thunderbolt con i computer Macintosh.